Ciao Pa’
dai molti politici nomi:
Jaurais, dal padre socialista
Adolfo, dal regime fascista
Iaris nella vulgata amica.
Solo accompagnandoti
all’ultima dimora
mi sono chiesto perché
per lunghi anni
non abbiamo comunicato.
Il 24 maggio sera
il cielo sulla Consuma
orlava di rosso fuoco
il nero dei monti
con le prime stelle che
bucavano il cielo
azzurro cupo.
Ho sperato che infine
tu fossi tornato a
vederlo
il cielo.
Come, giorni prima
mi ero chiesto
se anche tu
amavi
sentire crocchiare la
neve fredda
sotto le scarpe,
la neve del Pratomagno
che a maggio ancora
l’imbiancava.
Della mamma ricordo
ancora la gioia
quando le valli
ammirava
di nasturzi fiorite
nelle primavere abruzzesi.
Ma tu?
Il piacere del sudore
nella partita,
la fatica nelle
gambe
dopo la corsa
le abbiamo provate,
ma neppure questo
siamo riusciti a
comunicare.
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